Per secoli la Grande Via della Seta ha collegato due mondi diversi, due diverse civiltà nel territorio dell'Uzbekistan. L’Uzbekistan era un ponte importante tra Europa e Asia. La Grande Via della Seta trasportava tessuti, spezie e pietre preziose. E, ovviamente, le scoperte della conoscenza, della scienza e della tecnologia sono state portate a grandi distanze. Ora l’Uzbekistan e’ orgoglioso dell’acciaio, dell’estrazione dell’oro e dell’industria automobilistica. Anche l'unico stabilimento di produzione aeronautica dell'Asia centrale si trova in Uzbekistan. Nel paese viene prodotto anche gas. Nell’arena economica mondiale, l’Uzbekistan dispone di enormi giacimenti di petrolio e gas non sfruttati e di minerali di uranio. E’ un importante produttore di cotone. L'Uzbekistan è un paese indipendente. Qui apprezzano le tradizioni secolari, sono fedeli alla famiglia, ai parenti, ai genitori e ai figli. Il Paese sta cambiando, ora abbiamo meno bambini, meno passeggiate a cavallo, sempre più automobili. Internet e altre tecnologie dell'informazione si stanno sviluppando. Ma il profumato tè uzbeko, pilaf e albicocche secche aspettano ospiti, parenti, vicini e lontani in ogni casa del paese. Cambiano solo le ricette, lo spirito dell'Uzbekistan è immutabile. Quando si parla della mia terra natale, l’Uzbekistan, penso prima di tutto ai suoi splendidi paesaggi, alle strade tranquille, alla gente gentile e ai pensieri luminosi di fama mondiale. Pertanto, con orgoglio e fiducia, posso dire di essere molto orgoglioso del mio Paese! È molto difficile per me esprimere a parole il rispetto dei giovani per gli anziani e il fatto che gli uzbeki sono ospitali non solo tra loro, ma anche verso ogni paese dove l'ospitalità è nel nostro sangue. Ogni volta che turisti o stranieri vengono in Uzbekistan, li accogliamo con saluti sinceri, li rispettiamo chiunque essi siano, e per questo la nazione uzbeka è conosciuta in tutto il mondo per il suo popolo accogliente.

L'Uzbekistan e' un paese ricco dei monumenti architettonici secolari...

Tashkent

Tashkent storicamente conosciuta come Chach, Shash, Binkat) è la capitale e la città più grande dell'Uzbekistan. È la città più popolosa dell'Asia centrale, con una popolazione di 3,3 milioni di abitanti.Si trova nel nord-est dell'Uzbekistan, vicino al confine con il Kazakistan. E' una citta' moderna con tanti grattacieli , posti per divertimento, palazzi grandi e sopratutto bellissimi viali alberati.

Khiva

Khiva è una città-museo, ma è una città popolata come Roma. Come molte città dell'Est, Khiva fu costruita vicino al bacino idrico di Kheyvak, situato nel corso inferiore dell'Amudarya, e si sviluppò nelle terre irrigate dell'oasi di Khorezm. La rIcerca archeologica mostra che la città ha almeno 2500 anni. Tutto ciò ha dato all'UNESCO il motivo di dichiarare Khiva città protetta e di riconoscere il castello di Ichan, che è la parte interna della città, come monumento storico di importanza mondiale.

Bukhara

Bukhara è il capoluogo della regione omonima, è una città dell’Uzbekistan, il toponimo deriva quasi certamente dal termine vihara, che designava un monastero buddista. È stata per secoli una delle più importanti città della Transoxiana islamica, sita a oriente del Khorasan. Di essa era nativo Bukhari, il massimo tradizionalista di tutta la storia dell’Islam. Il centro della città storica è un gioiello architettonico. E’ conosciuto nel mondo come “Buxoroi sharif” – Nobile Bukhara e “Il Pilastro dell’Islam”.

Samarcanda

Samarcanda è una delle città più antiche del mondo, pari a Roma, Atene e Babilonia. I poeti e gli storici del passato gli diedero bellissime similitudini come “Giardino paradisiaco d’Oriente”, “Volto di Terra”, “Gioiello inestimabile del mondo orientale”, “Ornamento dei paesi del mondo”, “Città d’Oriente simile a Roma”. ecc. L’abbondanza naturale della valle del fiume Zarafshan, dove nacque Samarcanda, fu lodata nei poemi sacri dell’Avesta. Fonti greche menzionavano la città di Samarcanda sotto forma di Marakanda a metà del I millennio aC Nel Medioevo, le rovine dell’antica Samarcanda erano chiamate Afrosiyab. Il primo riferimento scritto alla città di Samarcanda risale al 329 a.C., quando fu occupata dagli eserciti greco-macedoni guidati da Alessandro Magno.

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